Nuovo Polo Intermodale

Il Nuovo Polo Intermodale

Nell’area di Porta Nuova verrà creato anche il nuovo Polo Intermodale: la stazione ferroviaria e la stazione degli autobus di San Donà di Piave verranno trasferite dalle attuali sedi nell’area di progetto a nord della città.

Un Polo Intermodale moderno ed efficiente

La storica sede della stazione ferroviaria di San Donà di Piave, attualmente collocata tra l’area di progetto e il centro cittadino, verrà trasferita nello spazio che delimita il futuro complesso di Porta Nuova verso nord. Allo stesso modo, l’attuale stazione degli autobus verrà trasferita nelle immediate vicinanze della nuova stazione dei tremi, portando alla nascita di un Polo Intermodale integrato.  

Il progetto integrato comprenderà anche: 

  • punti di interscambio biciclette-treno-autobus,  
  • aree di sosta adatte a soddisfare la domanda di accesso anche con mezzi privati; 
  • adeguamento della viabilità di accesso alle nuove correnti di traffico che il nuovo insediamento genererà; 
  • trasferimento della sede operativa dell’Azienda Trasporti del Veneto Orientale, comprendente uffici direzionali, sosta per i bus, e servizi di rimessaggio; 

Si svilupperà così un polo di riferimento per i trasporti della Venezia Orientale, in una zona ottimamente servita dalle principali strade che collegano la città di San Donà a Venezia e al litorale, a sud, e ai maggiori centri della pianura veneta, a nord, est e ovest. 

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In questo modo, San Donà di Piave diventerà un punto di riferimento per l’intero territorio, uno snodo strategico per i flussi turistici, commerciali e di business dell’intera regione.

La stazione ferroviaria di San Donà di Piave è stata inaugurata nel 1886, ponendosi subito come punto di riferimento strategico lungo la linea ferroviaria appena costruita che collegava Mestre a Portogruaro per poi proseguire lungo il Friuli. 

Nuovo-polo-Intermodale-sezione-3Fin dalla sua collocazione, la stazione ha influenzato lo sviluppo urbanistico e logistico della città, modificando l’assetto della viabilità. Era infatti necessario prevedere vie di accesso rapide alla stazione (anche con i mezzi del tempo) sia dal centro cittadino che dai territori delle frazioni. 

Nei primi anni del secolo scorso, nuovi tratti ferroviari vengono realizzati, anche per collegare i piccoli centri ai centri principali. Vennero così istituiti collegamenti ferroviari tra le diverse cittadine della zona, tra cui San Donà, Treviso, Portogruaro. 

Le due guerre segnano profondamente San Donà di Piave, “Due volte Martire”. I bombardamenti della prima guerra mondiale provocarono gravi danni alla stazione e alla città: nel periodo di ricostruzione post bellica viene creato il collegamento tra la stazione ed il corso cittadino, con una diversa articolazione degli spazi urbani. 

Durante il secondo conflitto mondiale la città fu bersaglio di bombardamenti strategici alla rete ferroviaria, al ponte sul Piave e all’ospedale. La stazione, interamente distrutta, venne ricostruita alla fine della guerra, conservando la sua collocazione originaria che è stata mantenuta fino ai giorni nostri. Verrà spostata nel quadro del progetto Porta Nuova, come detto, per dare vita al Nuovo Polo Intermodale.